mercoledì 29 giugno 2011

Madre di Dio Eleusa di S. Salvatore in Chora

*




Volevo mostrarvi l'ultima icona che ho dipinto.
Il soggetto lo conoscete molto bene perchè è apparso più volte a causa della pedana d'appoggio.
In questa versione, ho inquadrato il modello diversamente riducendo la figura per realizzare un'icona più piccola e maneggevole da regalare alla figlia di una mia cara amica che si sposa tra qualche giorno.




L'ho riproposto al blog perché ho cambiato il colore del manto della Vergine, forse è più vicino all'originale, che ne dite? 
Certo non è facile giudicare un lavoro dalle foto che pubblico, vedere l'immagine dal vivo ha sempre un fascino speciale (nel bene o nel male...).


Ad ogni modo spero tanto che nella vita di Sara ed Andrea traspaia la presenza di Dio, dolce e discreta come  rappresenta questa immagine, perchè Dio quasi mai si cela nei venti impetuosi, o nei terremoti rimbombanti, il più delle volte ci passa accanto come una brezza leggera che rischia di scivolare via senza essere notata (1Re 19).
Che il soffio dello Spirito, presenza insistente ma mai invadente, possa sempre accompagnare questa giovane coppia affinché l'amore, che tra qualche giorno celebreranno, diventi segno del Suo amore per l'umanità.

giovedì 16 giugno 2011

AUGURI GABRI!!!

*


*

Domenica scorsa la nostra parrocchia si è vestita a festa per celebrare la Prima Messa di un suo carissimo figlio: Don Gabriele Margutti.


Gabri, è sempre stato un ragazzo speciale, solare, vero, e devo dire che, anche in questa occasione solenne, è prevalsa la sua semplicità e nobiltà d'animo.
Hanno concelebrato una decina di presbiteri, l'omelia l'ha tenuta, su richiesta del festeggiato, Don Fabio, un giovane Sacerdote che ha servito l'oratorio di Vaprio per qualche anno, il tono era fraterno e molto partecipato, si percepiva quel vincolo di carità che dovrebbe aleggiare su ogni comunità cristiana:
 "Guardate quanto si amano!"
esclamavano i pagani nel vedere i primi seguaci di Cristo... anche domenica mi è venuta alla mente quella espressione mentre osservavo l'altare circondato da fratelli in rosso ( ...era Pentecoste!).
Persino io , che per chi mi conosce rasento il limite della cattolicità, in quel gruppo di presbiteri riuniti per celebrare l'Eucarestia, non vedevo un clero gerarchico altisonante, ma un pugno di pastori pronti a servire;
e Gabriele, primo fra tutti, nei suoi ringraziamenti finali non ha dimenticato proprio nessuno:
i genitori, gli amici, presenti e passati, le autorità locali, ma anche la suora che gli aveva stirato la veste, o la ragazza che aveva ideato il disegno della sua immaginetta.

Carissimo Gabri, ti auguro di compiere nella tua vita di Sacerdote, ma soprattutto nella tua vita di cristiano, quello che hai scelto come lemma :
"Vostro servitore per amore di Gesù" (2Cor4,5)
...e per chi non avesse compreso bene, sul retro della stessa si può leggere la preghiera di Madeleine Delbrel

"Se dovessi scegliere
una reliquia della tua Passione
prenderei proprio quel catino
colmo d'acqua sporca.
Girare il  mondo con quel recipiente
ed ad ogni piede cingermi dell'asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio 
per non distinguere i nemici dagli amici
e lavare i piedi del vagabondo,
dell'ateo, del drogato,
del carcerato, dell'omicida,
di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai in silenzio,
finché tutti abbiano capito nel mio il tuo Amore"

Grazie Gabri, che si possa compiere tutto questo nella tua e nelle nostre vite.
Con affetto!!!!
Rosella

PS: il Pantocratore che vedete all'inizio del post, è un incarico che ho eseguito per Gabriele; un regalo di una sua cara amica per questa occasione.

mercoledì 1 giugno 2011

Giuseppe il giusto


 *






 Ho finito l'icona di San Giuseppe e volevo presentare il lavoro con qualche pensiero profondo, ero a caccia di una poesia patristica che acclamasse il Santo senza scadere in pietismi banali, oppure pensavo di citare semplicemente il Vangelo di Matteo, ma avete presente come è asciutto e poco poetico il capitolo in questione?
Tra la genealogia e il sogno di Giuseppe resta poco spazio per la poesia, ho deciso quindi di affidarmi agli esegeti che non deludono mai (non che la Sacra Scrittura o la patristica siano superati, il più delle volte però si apprezzano di più se spiegati e contestualizzati).













 Bruno Maggioni, nel suo libro il Racconto di Matteo, a proposito di Giuseppe, nominato giusto, ci propone una delle interpretazioni possibili : "Giuseppe è giusto perché, constatando una presenza di Dio, una economia superiore, si ritira difronte ad essa senza pretese; "giusto" ha così il senso tipico di Matteo cioè accettazione del piano di Dio anche là dove esso sconcerta il proprio".













Ecco perché l'icona di Giuseppe parla ad ogni credente, perchè giusto è il cristiano che riesce a mediare i propri piani con quelli del Signore, accettando di scrivere una storia nuova fatta a quattro mani, quelle dell'uomo, che si abbandona, e quelle del suo Dio, pronto ad accoglierlo.